da Guadalupe García Corigliano | Mar 12, 2022 | Blog, Notizie e aggiornamenti, Papa Francesco | 0 commenti
Papa Francesco ci ha mostrato durante tutto il suo pontificato che è interessato al clima e alla giustizia ecologica e che è preoccupato per il futuro della nostra casa comune.
Non solo nella sua enciclica Laudato Si’ ma anche più volte, ha invitato i cattolici e le persone di buona volontà ad osservare la loro vita e a cambiare il proprio modo di agire, a favore del grido della terra e del grido dei poveri.
In occasione del suo 9° anniversario di pontificato, ti invitiamo a ripercorrere questi 10 momenti importanti in cui il Santo Padre ci ha chiamato ad agire con urgenza sulla crisi climatica:
Durante la sua visita in Kenya, il Papa ha pronunciato un discorso nella sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite a Nairobi (UNON) dopo aver piantato un albero nel parco nel centro della città. Questo viaggio è avvenuto mesi dopo la pubblicazione della Laudato si’, motivo per cui Francesco ha colto l’occasione per diffonderla in quel Paese e nel continente africano.
Lì, il Pontefice ha chiamato a “proteggere e gestire responsabilmente quei polmoni del pianeta pieni di biodiversità [che possiamo ben apprezzare in questo continente con] il bacino idrografico del Congo, luogo essenziale per l’intero pianeta e per il futuro dell’umanità”.
Aiutaci anche tu a proteggere la biodiversità: firma la petizione “Pianeta Sano, Persone Sane”
Nel 2018 Francisco ha incontrato in udienza i partecipanti al Meeting dei leader delle principali società del settore petrolifero, del gas naturale e di altre attività legate all’energia.
Nel suo messaggio il Papa è stato forte: “La civiltà richiede energia, ma l’uso dell’energia non deve distruggere la civiltà”. “Vi invito a essere il nucleo di un gruppo di leader che immagina la transizione energetica globale in un modo che tenga conto di tutti i popoli della Terra, come delle future generazioni, e di tutte le specie e gli ecosistemi”.
Nel 2019 l’incontro si è ripetuto e Francesco ha detto: “Di fronte a un’emergenza climatica, dobbiamo prendere opportuni provvedimenti, per poter evitare di commettere una grave ingiustizia nei confronti dei poveri e delle future generazioni“.
In occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato 2019, il Papa ha offerto per la prima volta un messaggio pontificio riferito al Tempo del Creato: “Siamo le creature predilette di Dio, che nella sua bontà ci chiama ad amare la vita e a viverla in comunione, connessi con il creato”.
Il Santo Padre ha parlato di un “tempo per riabituarci a pregare immersi nella natura, dove nasce spontanea la gratitudine a Dio creatore”; un tempo “per riflettere sui nostri stili di vita e su come le nostre scelte quotidiane in fatto di cibo, consumi, spostamenti, utilizzo dell’acqua, dell’energia e di tanti beni materiali siano spesso sconsiderate e dannose”.
GUARDA: “Ascolta la voce del creato”, il tema del Tempo del Creato 2022
Dopo il sinodo svoltosi nel 2019, è stata pubblicata l’Esortazione apostolica “Querida Amazzonia”, una proposta verso nuovi cammini di evangelizzazione e di cura dell’ambiente e dei poveri.
In essa Francesco condivide i suoi “Sogni per l’Amazzonia”, il cui destino dovrebbe riguardare tutti, perché questa terra è anche “nostra”. Ha “quattro grandi sogni”: che l’Amazzonia “combatta per i diritti dei più poveri”, “conservi la ricchezza culturale”, “custodisca con zelo la travolgente bellezza naturale” e, infine, che le comunità cristiane siano “capaci di donarsi e incarnarsi nell’Amazzonia.”
Con la pandemia del 2020 è arrivata TED Countdown, un’iniziativa mondiale virtuale per promuovere e accelerare le soluzioni alla crisi climatica.
Papa Francesco ha partecipato esortando le persone e le organizzazioni a forgiare un futuro più vivificante attraverso “azioni concrete e urgenti” e a sbarazzarsi dei combustibili fossili.
“La creazione ha un disperato bisogno del nostro amore”, ha annunciato, aggiungendo in seguito che “la nostra coscienza ci dice che non possiamo rimanere indifferenti alla sofferenza dei bisognosi, alle crescenti disuguaglianze economiche e alle ingiustizie sociali”.
GUARDA: La participazione del Papa a TED
In occasione della Giornata della Terra, il 22 aprile 2021, il Papa ha inviato un messaggio forte a tutte le persone di buona volontà: “La crisi COVID e la crisi climatica dimostrano che non abbiamo più tempo per aspettare.E’ urgente, e come ha insegnato il Covid-19, noi abbiamo i mezzi per affrontare la sfida. Abbiamo i mezzi. Adesso è il momento di agire, siamo al limite”.
Ma è stato più duro affermando che “Dio perdona sempre, gli esseri umani perdonano di tanto in tanto, la natura mai”.
Nella Settimana Laudato Si’ 2021, Francesco ha lanciato la Piattaforma di Inizative Laudato Si’, uno strumento di trasformazione per la famiglia cattolica mondiale per raggiungere la piena sostenibilità nel decennio 20-30.
“Coltiviamo il rispetto per i doni della Terra e del creato, inauguriamo uno stile di vita e una società finalmente eco-sostenibili. Abbiamo l’opportunità di preparare un domani migliore per tutti. Dalle mani di Dio abbiamo ricevuto un giardino, non possiamo lasciare un deserto ai nostri figli”, ha detto Papa Francesco.
Insieme al Dicastero Vaticano per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale, il progetto mira a formare le istituzioni, le comunità e le famiglie cattoliche ad attuare la Laudato si’ nella loro vita.
Scopri di più sulla Piattaforma di Iniziative Laudato Si’
Nella Giornata dell’Alimentazione 2021, il 16 ottobre, il Papa ha rivolto un messaggio ai Movimenti Popolari in cui chiedeva loro di “mettere l’economia al servizio dei popoli per costruire una pace duratura basata sulla giustizia sociale e sulla cura della casa comune ”.
Inoltre, si è rivolto alle grandi corporazioni estrattive -minerarie, petrolifere-, forestali, immobiliari, agroalimentari, e ha chiesto loro “in nome di Dio di smettere d’inquinare i fiumi e i mari, di smettere d’intossicare i popoli e gli alimenti”.
Prima della Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici a Glasgow nel 2021, Francesco ha organizzato in Vaticano l’incontro “Fede e Scienza. Verso la COP26” al quale hanno partecipato scienziati e leader religiosi. Lì è stato chiesto di raggiungere le emissioni nette di carbonio il prima possibile e di aiutare i paesi poveri a raggiungerle.
“Abbiamo ereditato un giardino: non dobbiamo lasciare un deserto ai nostri figli”, perché “non ci perdoneranno mai”, ha affermato il Santo Padre e ha chiesto di adottare “misure rapide, responsabili e condivise per salvaguardare, risanare e guarire la nostra umanità ferita e la casa che ci è stata affidata”.
“È un obbligo morale cooperare alla guarigione del pianeta ed essere custodi dell’ambiente naturale con la vocazione di prendersene cura”.
Per la prima volta in diretta televisiva italiana, Papa Francesco ha partecipato al programma Che Tempo che Fa su Rai 3, e ha parlato, tra l’altro, del peccato di gettare plastica nell’oceano.
“Gettare plastica in mare è un crimine. Questo uccide la biodiversità, la Terra, tutto”, ha detto Francesco. “Se le cose non cambiano, i nostri nipoti dovranno vivere in un mondo inabitabile tra 30 anni”, ha detto in diretta davanti a nove milioni di telespettatori.
Fai come papa Francesco: agisci adesso per il creato. Firma la petizione “Pianeta Sano, Persone Sane”
GUARDA: Il nostro video per il Papa sui suoi nove anni di pontificato